RICONGIUGERSI CON
Riconoscersi parte della natura è il primo passo per riportarsi in equilibrio con sé, con gli altri e con il mondo. E’ tornare a casa. L’uomo non può conservare la propria salute fisica e mentale se perde il contatto con le forze naturali che hanno modellato il suo carattere biologico e mentale.
La pratica di ricongiungersi con la natura ha come obiettivi:
Ecco una serie di possibilità
RITROVARE IL PROPRIO CORPO
Se vogliamo rincontrare la natura la prima cosa è il nostro corpo.
A 1 Sentire le esigenze del corpo sentire il corpo, chiedere a ogni parte cosa vuole, fino a ottenere la postura corretta, che è quella nella quale stiamo bene. Quando sappiamo come trovarla ogni cosa si affronta con maggiore facilità e forza.
Quindi chiedete alla colonna vertebrale come vuole stare, poi il collo, le spalle, la testa. Tenere la posizione per almeno 1 minuto. Aggiustarla e armonizzare tutto il corpo. Tenerla ancora 1 minuto.
A 2 La mobilità facciale: fare ogni genere di smorfie, (1 minuto) corrugando tutti i muscoli facciali e sbadigliando (uaua). Obiettivo ritrovare la serenità dell’espressione facciale.
A 3 Rilasciare le tensioni. Sedersi comodo. Mani sulle ginocchia. Rilassare gli organi: cuoio capelluto, muscoli della fronte, occhi, bocca collo, spalle, braccia, mani, addome, bacini, gambe piedi. Giunti al rilassamento muscolare, visualizzare. Prima una spiaggia, mare cielo azzurro e poi prato verde , alberi, cielo azzurro. Quindi scrollarsi
RITROVARE IL GIUSTO RAPPORTO CON
Qualità:
B 1 Samatha: ritrovare il soffio vitale: il messaggio è noi siamo natura perché abbiamo dentro un soffio vitale.
Respirare con il naso. Non imporre col cervello i tempi del respiro ma lasciare che il respiro avvenga e percepire che il respiro è spontaneo, il che significa che in noi c’è un soffio vitale autonomo, al di là della nostra volontà. Seguire il respiro e ascoltare attentamente tutto ciò che avviene di fuori, nel nostro corpo \ seguire il respiro e godere il benessere del respiro e della pace. Respirare quanto si vuole.
B 2 La tecnica di allungare il respiro contando fino a 11
Serve a imparare ad allungare il respiro che l’ansia della vita moderna tende a ridurre.
Prima imparare le diverse respirazioni: la respirazione addominale, diaframmatica e dell’apice dei polmoni mettendo la mano sulle varie parti.
Quindi vai con la tecnica partendo da 3 + 1 + 1 e 6
IL RAPPORTO CON
C La nuova tecnica di Earthing per combattere i radicali liberi + che se presenti in eccesso si viene a determinare un danno che a lungo andare procura una progressiva usura di corpo e mente, riducendo la durata della vita. Molte malattie quali arteriosclerosi, cataratta, morbo di Alzheimer, morbo di Parkinson, si associano ad una prevalenza dei sistemi ossidativi su quelli antiossidanti di difesa.
Rimedi ed esercizi
C 1) camminare scalzi
C 2) sdraiarsi su un prato o sulla sabbia del mare
C 3) usare a letto una rete metallica collegata a terra.
IL RAPPORTO CON
NDD Nature Deficit Desorder: vuoto esistenziale, solitudine.
D 1 La passeggiata nel verde La camminata nel bosco
Attraverso la percezione consapevole dei profumi, l’ascolto attento dei suoni delle fronde degli alberi, del cinguettio degli uccelli, l’energia vitale ci attraversa e ci pervade, dandoci non solo sensazioni piacevoli, ma momenti terapeutici. Se poi accarezziamo delicatamente e amorevolmente e consapevolmente le foglie, i fili d’erba, i fiori, il contatto aumenta la pervasione energetica.
Così come il contatto lento e consapevole tra il piede e il soffice terreno.
E’ raccomandato anche stare seduti in contemplazione aderendo agli alberi per esempio con la schiena, Contemplare il tramonto, ammirare la bellezza e la varietà delle forme di vita, e alla fine riflettere sul significato della propria esistenza.
La camminata è lenta e col la schiena sempre diritta. Durata almeno 30 minuti
Passeggiata distensiva nel verde nei 4 aspetti (mente sgombra, ascolto e curiosità, consapevolezza dei passi, contatto)
D 2 Il ‘massaggio arboreo’ è una potentissima pratica di ricarica: ci si appoggia all’albero – meglio se grande e antico – con la schiena. E si resta a goderne l’energia. Che ci pulisce e comunica. È meglio del classico e pur valido ‘abbracciare l’albero’ cui spingono seminari intensivi: siamo noi ad aver bisogno dell’albero, e avendolo davanti ci si distrae; la schiena, la colonna vertebrale (il nostro albero interiore), sono le nostre vere zone naturali, cui non pensiamo mai salvo quando ci fanno male.
1) empatia con un albero: scegliere quello che ispira
2) avvicinarsi piano
3) sentire o vedere l’aura
4) accarezzare
5) sedersi con la schiena e scambiare energia
6) ricevere pensieri
Bio energia e salute : Lo scambio energetico con gli alberi
E’ possibile trarre energia dalla piante? Come avere aiuti per la propria salute?
Come le piante possono aiutarci a guarire?
Le piante sono esattamente come noi esseri viventi. In tutti gli esseri viventi scorre l’energia vitale del mondo, l’anima mundi, il soffio vitale che anima tutti gli esseri viventi e li lega.
Il concetto di Energia vitale è molto importante per i riflessi sulla salute.
Come fare allora per ottenere i benefici per il nostro benessere e per la nostra salute?
Esistono alcune condizioni per la comunicazione.
Una dipende da noi: bisogna essere estremamente rilassati. Quindi ogni comunicazione va preceduta da una seduta di rilassamento.
La seconda è che la pianta deve essere in una situazione di tranquillità nei rapporti con la specie umana e non aver sviluppato elementi di diffidenza. Per esempio non deve essere in un bosco ceduo, o una pianta sfruttata sistematicamente, come un albero da frutto in un frutteto. L’ideale è una pianta di un parco, di un bosco non utilizzato, di un orto botanico, meglio su tutto di un giardino privato e un albero piantato da te.
La terza è che più grande è la pianta maggiore è l’energia che riesce a donarci.
L’ultima è che con la pianta prescelta va istaurato un rapporto di conoscenza, simpatia e di affetto.
Per attivare lo scambio è essenziale una preliminare instaurazione del rapporto di conoscenza e simpatia tra l’uomo e la pianta. La persona deve provare una istintiva simpatia e attrazione per l’albero con cui vuole instaurare il contatto.
Deve quindi avvicinarsi lentamente, quindi a distanza di
Quindi ci si mette in posizione di contatto. Sono tre i modi di contatto. Il primo è stare seduto sul terreno o anche su uno sgabello con la schiena appoggiata al tronco. Un altro è toccarlo con le mani aperte e i gomiti appoggiati, il terzo è abbracciarlo.
La durata 5 minuti, durante i quali pensare positivamente all’albero.
Lo scambio energetico è una pratica salutare per la mente e il corpo. Gli alberi, specie quelli più grandi possono donarci energia, e quindi farci sentire più forti, fisicamente e più solidi mentalmente.
D 3 Conoscere le piante e gli animali. e l’importanza di mangiare i frutti di bosco e le verdure spontanee. Ridiventare raccoglitori senza frigo.
o conoscere le piante (specie)
o dare un nome agli alberi (alberto)
o non sono la stessa cosa di quelli che si comprano al mercato
o sono molte di più quelle non commercializzate: ortica, radiccione, boragini, more, ciliegie spontanee, noci, prugne, nespolo germanico, prebugiun
D 4 Farsi un orto, orto terapia
D 5 Rapporto con gli animali, pet terapy
RIAPPROPRIARCI DEL TEMPO
Importanza: diminuisce l’ansia e allunga la vita
E 1 Movimento lento: fare una serie di movimenti lenti ma continui
E 2 Gara di lentezza: fare un percorso da un punto all’altro senza fermarsi. Vince chi arriva ultimo.
ESSERE CONSAPEVOLI DELLA
Andare alla scoperta di sé stessi. Importante perché ci vuole sintonia tra quello che si è e quello che si fa.
F 1 Scrivere:
Vedi QUESTIONARIO
Dopo un periodo di scrittura (veloce, improptu) rileggere a casa o in un prato o bosco.
Riflettere. Potete lasciare la vostra vita così com’è: Vale la pena di destabilizzare la mia vita attuale?, Modificarla, Sconvolgerla. Decidere: nessuno può consigliarvi se non aiutarvi nel tirar fuori le vostre scelte. Dovete essere convinti di ciò che fate !
GIOIA E SOCIALITA’
Perché gioia e socialità vivono insieme, si sostengono a vicenda. Perché nessuno di noi è un essere isolato e la nostra natura e fatta di relazioni e quindi troviamo noi stessi insieme agli altri e se le relazioni sono buone c’è felicità e se c’è felicità c’è salute.
G 1 Esercizio di gioia e socialità: dedicarsi 5 minuti al giorno e ogni giorno farsi un regalo. Mandare per 5 minuti i partecipanti a farsi un regalo.
Alla fine regalare l’oggetto ad un altro. Con scambio.